Sinergie tra Credito di Imposta e Patent Box

14 marzo 2016

Esiste un collegamento diretto tra le due misure dato che la misura relativa al Credito di Imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo agevola gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo stessa che, a loro volta, costituiscono l’attività propedeutica per la realizzazione di un bene immateriale, per il quale la c.d. Patent Box introduce un beneficio fiscale sui redditi che deriverebbero dallo sfruttamento economico dello stesso.

CREDITO DI IMPOSTA ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO:

La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (cd. Legge di Stabilità 2015) ha introdotto una nuova agevolazione, nella forma di credito di imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione, a favore delle imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

L’ ambito temporale dell’incentivo si estende dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 (quinquennio 2015-2019).

È una misura generale e non selettiva (rivolto dunque a tutte le tipologie di imprese, anche stabili organizzazioni ed enti non commerciali indipendentemente dal regime contabile adottato), è finanziato direttamente da risorse statali ed è automatico vale a dire che può essere sottoposto a verifiche ex post da parte dell’ente erogante ma è immediatamente efficace e disponibile per la generalità di imprese già a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui i costi sono sostenuti.

È probabile che in relazione al primo periodo «agevolabile» (2015) molte imprese non abbiano potuto sfruttare appieno l’opportunità e solo a partire dal secondo periodo valido (2016) esse potranno programmare e realizzare gli investimenti, con maggior certezza sul piano operativo.

L’agevolazione è pienamente cumulabile con altre che abbiano ad oggetto i medesimi investimenti.

PATENT BOX:

A partire dal 2015, le imprese titolari di beni immateriali quali ad esempio i brevetti, i marchi ed il know-how, possono detassare una quota significativa degli utili derivanti dallo sfruttamento dei medesimi (c.d. Patent Box).

Si tratta della più importante agevolazione fiscale degli ultimi anni che richiede una tempestiva valutazione ed analisi al fine di poterne sfruttare sin da subito i benefici.

Tale regime concede l’esclusione parziale ai fini IRES ed IRAP dei redditi derivanti da beni immateriali qualificabili. La percentuale di reddito da escludere è pari al 50% tuttavia negli esercizi di imposta 2015 e 2016 l’esclusione è limitata rispettivamente al 30% e 40%.

La necessaria e preliminarmente valutazione di convenienza ci ha portato alla consapevolezza di dover affiancare le aziende in questa fase, offrendo loro consulenza ad una tariffa professionale forfettaria chiara, definita e competitiva.

 

 

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